Giovedì 29 Novembre 2012 Ambiente Efficienza energetica Eventi

Pil +1,4% del PIL e 400.000 posti di lavoro con l'efficientamento energetico degli immobili pubblici

A Roma il Convegno "Reinventiamo gli immobili": presentati i dati di uno studio di Nomisma e Manutencoop. Sono intervenuti, tra gli altri, l'economista francese Jean Paul Fitoussi e il sottosegretario al Ministero dell'Ambiente Tullio Fanelli.

Un impatto positivo sull'economia italiana pari a una crescita massima del Pil annuo dell’1,4% e alla creazione fino a 400.000 nuovi posti di lavoro in quattro anni. Questi, in sintesi, i principali risultati, a livello macroeconomico, che potrebbero essere ottenuti realizzando interventi di efficientamento energetico sui circa 85 milioni di mq di edifici pubblici (scuole e uffici) del nostro Paese.

E’ quanto emerso oggi a Roma, presso il Senato della Repubblica, nell’ambito del Convegno dal titolo “Reinventiamo gli immobili”, organizzato da Manutencoop Facility Management S.p.A. con la collaborazione scientifica di Nomisma ed ENEA.

L’evento ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Jean Paul Fitoussi, Professore Emerito di Economia all'Institut d'Etudes Politiques di Parigi e alla Università Luiss, Tullio Fanelli, Sottosegretario Ministero dell’Ambiente, Sergio De Nardis, Chief Economist di Nomisma, Rino Romani, Responsabile Unità Tecnica Efficienza Energetica Enea, oltre che di Maurizio Bottaini, Direttore Servizi Specialistici di Manutencoop Facility Management, e Giuliano Poletti, Presidente di Legacoop.

Obiettivo del Convegno è stato quello di presentare i risultati di uno studio realizzato da Nomisma, uno dei principali istituti privati di ricerca economica a livello nazionale ed europeo, e finalizzato a valutare il possibile impatto economico di un’azione di efficientamento energetico su larga scala degli edifici pubblici italiani (attraverso interventi di sostituzione della caldaia, coibentanzione dell'immobile, inserimento di lampade a basso consumo, etc.) sia a livello macro, considerando quindi gli effetti sulle principali variabili macroeconomiche, tra cui l’occupazione e il Pil, sia a livello micro, in termini di riduzione dei costi e del fabbisogno energetico e, conseguentemente, delle emissioni in atmosfera.

Sulla base delle analisi realizzate da Nomisma, i circa 17 miliardi di euro d’investimenti effettivi necessari per la riqualificazione degli oltre 85 milioni di mq di edifici pubblici italiani sarebbero da soli in grado di generare un risparmio annuo pari a circa 750 milioni di euro in termini di minori costi energetici (quasi il 50% in meno rispetto alla spesa attuale) e un impatto diretto positivo sull'economia italiana pari ad una crescita del Pil annuo dell’1,4% (se gli investimenti venissero fatti in un solo anno) e fino al 2,8% del Pil nell’arco di dieci anni.

Il tutto con il ricorso principalmente a manodopera interna e senza alimentare in modo squilibrato, come accaduto per il fotovoltaico, importazioni dall’estero: ciò si tradurrebbe quindi in un incremento potenziale dell’occupazione stimabile tra i 200.000 ed i 400.000 nuovi posti di lavoro.

Dal punto di vista ambientale, tale crescita sarebbe “accompagnata” da un risparmio potenziale annuo pari a 0,77 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio a partire dall’anno successivo all’attuazione dell’intervento e da un risparmio cumulato, in dieci anni, pari a 7,67 Mtep. Forti, inoltre, i benefici anche in termini di emissioni di gas serra, con una riduzione pari a circa 1,66 milioni di tonnellate di CO2 l’anno: un risultato equivalente allo spegnimento per un intero anno di 2 milioni e 800.000 caldaie da appartamento ovvero all’annullamento, sempre per un anno, delle emissioni di CO2 per riscaldamento dell’intera città di Roma.

Comunicato Stampa Convegno "Reinventiamo gli immobili"

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