Venerdì 06 Dicembre 2019 Collaborazioni culturali

Il Presepio di Wolfango: un monumento all’accoglienza

Inaugura il 7 dicembre la mostra, sostenuta da Rekeep, dedicata alle statuine dell’artista bolognese. Un’occasione per riflettere su luci e ombre della società contemporanea.

Il Presepe di Wolfango

Si definiva “un agnostico che ama il presepe”, ed è considerato uno dei più grandi artisti del Novecento bolognese, tanto da aver ricevuto il prestigioso riconoscimento Archiginnasio d’Oro alla memoria. Wolfango Peretti Poggi è stato principalmente un pittore, e ha lasciato opere di grande impatto visivo, ma per più di quarant’anni si è dedicato anche alla produzione di statuine del presepe. Oltre alle figure canoniche, come la sacra famiglia o i re magi, Wolfango ha realizzato centinaia di statuine in terracotta in cui ha ritratto personaggi celebri e umili, storici e immaginari. Una “festa a cui partecipano tutti”, che rappresenta un messaggio di accoglienza nella diversità.

Wolfango, come i maestri napoletani, ha realizzato con il suo presepe una rappresentazione della società a lui contemporanea, con le sue bellezze e le sue contraddizioni. Una società che è cambiata nel corso degli anni, e che oggi ha bisogno più che mai di fermarsi a riflettere sul valore della diversità.

“L’esposizione al pubblico di un presepio come questo rappresenta, oltre che una grande operazione culturale, anche un atto politico – scrive Claudio Levorato, presidente Manutencoop, nella prefazione al catalogo – Una risposta forte a chi davanti alla grotta vorrebbe fare, probabilmente una precisa selezione all’ingresso.”

È questa la motivazione per la quale Rekeep ha voluto sostenere e sponsorizzare la mostra: in Rekeep, e nel Gruppo Manutencoop, lavorano persone che provengono da tanti Paesi del mondo, che hanno alle spalle percorsi umani e professionali molto diversi ed eterogenei. Persone che trovano in Rekeep un’occupazione ma anche, spesso, un modo per affermarsi nella società.

Il Presepio di Wolfango, come fa notare ancora Levorato “è un po’ come noi. È in sintonia con la nostra visione del mondo e con il nostro modo distintivo di intendere l’impresa: un luogo in cui storie, culture e formazione diverse convivono e possono partecipare alla ‘festa’.”

La mostra verrà inaugurata sabato 7 dicembre 2019 ore 17.00 e sarà aperta al pubblico dall’8 dicembre 2019 al 16 gennaio 2020, nella chiesa di Santa Maria della Vita a Bologna, via Clavature 8/10. Il progetto è stato curato dalla figlia dell’artista, Alighiera Peretti Poggi, ed è stata realizzata grazie alla collaborazione di Genus Bononiae, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Rekeep, con il patrocinio del Comune di Bologna e della Chiesa di Bologna. Le immagini, accuratamente descritte, sono raccolte nell’omonimo volume edito da Minerva.

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