
Il progetto IPPODAMO, di cui Rekeep è capofila, ha sviluppato un sistema di pianificazione avanzato, basato su una piattaforma digitale che, integrando tutti i dati “generati” da una città, dai suoi cittadini e dai servizi di manutenzione urbana, può consentire di migliorare la vivibilità dello spazio urbano, rendendo possibile una più puntuale gestione delle infrastrutture cittadine, una efficiente gestione della viabilità, oltre a fornire preziose informazioni per le scelte di pianificazione e investimento future da parte della Pubblica Amministrazione.
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Obiettivi, risultati e potenzialità del prototipo di Decision Support Sistem frutto del progetto, una soluzione in grado supportare decisioni su base oggettiva per il governo della città, valorizzando i dati del territorio e rendendoli disponibili su una piattaforma di facile consultazione.
I dettagli del progetto raccontati dai protagonisti
Il progetto IPPODAMO è finanziato dal Competence Center BI-REX ed è promosso da Rekeep, TIM, Rekeep Digital, Epoca e da Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Nella sezione video che segue i rappresentanti delle diverse realtà coinvolte, che hanno seguito lo sviluppo del progetto, raccontano il percorso seguito e il risultato di eccellenza che è stato raggiunto.
BI-REX presenta IPPODAMO
BI-REX – Stefano Cattorini
Stefano Cattorini, Direttore Generale del Centro di Competenza Industria 4.0 BI-REX, presenta le attività del Competence Center e dei suoi brillanti risultati, tra cui progetto Ippodamo, co-finanziato con un bando dell’area tematica “Big Data per la Sostenibilità”.
I Big Data a supporto delle politiche territoriali
TIM – Susanna Jean
TIM, Technology Service Provider del progetto, presenta una panoramica di come i dati possano essere valorizzati dagli enti territoriali per realizzare valutazioni e pianificazioni abilitate dalle informazioni in real time. I dati sono la nuova “intelligenza urbana”?
Smart Urban Management
Rekeep – Maurizio Massanelli
Rekeep, End User capofila del progetto, illustra la roadmap individuata per l’evoluzione del servizio di gestione dello spazio urbano e alcuni casi concreti abilitati dalla piattaforma Ippodamo. Come si avvia la transizione ad uno Smart Urban Management?
Lo stato dell’arte sulle Smart City Platforms e gli ecosistemi di servizi
UNIBO – Dip. Scienze Aziendali – Prof. Matteo Vignoli
Il Dipartimento di Scienze Aziendali – Centro Studi di Ingegneria Gestionale di Università di Bologna ha accompagnato i partner di Ippodamo nella comprensione dei bisogni degli stakeholder e nell’analisi del contesto competitivo. Quali sono le necessità di una Smart City?
Una piattaforma digitale per la gestione della città
La piattaforma digitale sviluppata nell’ambito del progetto IPPODAMO è in grado di raccogliere dati da fonti diverse: informazioni di presenza, dati sulla mobilità veicolare, open data riguardanti eventi in programma in città, dati da sistemi di facility management, interferenze (es. presenza linee bus, strutture sanitarie/scolastiche, attività di occupazione suolo pubblico di altri service provider). Tutte le informazioni sono integrate in ottica spaziale, interpretabili in modo semplice ed efficace, e rese disponibili alla città tramite una dashboard di facile navigazione.
IPPODAMO ha creato una innovazione tecnologica in grado di avviare la transizione digitale del governo del territorio, fornendo alla Pubblica Amministrazione uno strumento applicabile in modo trasversale alla pianificazione delle politiche di intervento in territorio urbano mettendo a disposizione uno strumento di monitoraggio e analisi, fondamentale per prendere decisioni e orientamenti per la gestione, ad esempio, della viabilità e delle infrastrutture in modo più agevole e “informato”, grazie ad una base dati ampia e intellegibile.
La piattaforma digitale sviluppata nell’ambito del progetto IPPODAMO è in grado di raccogliere dati da fonti diverse e mette a disposizione della Pubblica Amministrazione uno strumento di monitoraggio e analisi applicabile in modo trasversale alla pianificazione delle politiche di intervento in territorio urbano
Il risultato è un’evoluzione verso lo Smart Urban Management passando da un modello di manutenzione della città basata su dati storici (ad esempio “dopo x anni/mesi so, per esperienza, che devo rifare l’asfalto in quel tratto del viale”) ad un modello dinamico-predittivo-adattativo (ad esempio “intervengo esattamente un momento prima che l’asfalto si usuri perché conosco esattamente il livello di traffico in quel tratto di strada e le condizioni meteo dell’ultimo periodo”).
I processi di gestione e manutenzione delle infrastrutture cittadine attualmente sono caratterizzati da una rilevante duplicazione di attività generate dalla verticalizzazione organizzativa dei servizi (ad esempio può accadere che dove sono stati effettuati da poco scavi per la fibra ottica, si debba rompere nuovamente la pavimentazione per interventi di manutenzione ordinaria sulla rete idrica e questo succede solo perché le due attività sono competenza di diversi uffici comunali).
La piattaforma IPPODAMO rappresenta una risposta anche questo tipo di problemi: una base dati comune e accessibile consente un miglior coordinamento non solo tra i diversi servizi comunali ma tra tutti gli “attori” che operano nella città. Questo permetterebbe inoltre una pianificazione virtuosa dal punto di vista economico, riducendo le interferenze tra l’operato dei service providers urbani.
L’insieme dei benefici ottenibili grazie al prototipo IPPODAMO è a disposizione dell’intera collettività e si caratterizza di una pluralità di benefici destinati:
- all’impresa che eroga il servizio di Facility Management Urbano attraverso un aumento della competitività dell’offerta grazie alla possibilità di fornire alla Pubblica Amministrazione cliente informazioni in modo chiaro, fruibile e protette in ottemperanza con il GDPR (General Data Protection Regulation);
- alla Pubblica Amministrazione, grazie al flusso di dati derivanti da altri enti pubblici e gestori di servizi, di avere informazioni certe, aggiornate e consultabili in maniera tempestiva. Questo potrà aumentare l’efficacia delle decisioni con benefici a livello di gestione e vantaggi in termini di aumento del consenso da parte della cittadinanza (decisioni più puntuali e tempestive in risposta a mutate esigenze della città);
- agli altri gestori di infrastrutture urbane (es. gestori della rete idrica, della rete gas, della pubblica illuminazione, etc.) mediante la riduzione degli sprechi e dei disagi dovuti al mancato coordinamento centralizzato, oltre a una miglior capacità di valutare e contenere i rischi connessi allo stato globale delle infrastrutture, pianificando tempestivamente gli interventi necessari;
- ai cittadini per effetto di una migliore vivibilità dello spazio urbano, una maggiore sicurezza delle strade e una riduzione delle esternalità negative sociali (dall’inquinamento, ai sinistri legati alla manutenzione stradale, etc.);


La curiosità
IPPODAMO è l’acronimo di Interactive Planning Platform fOr city District Adaptive Maintenance Operations ma è soprattutto un omaggio a Ippodamo di Mileto, architetto e urbanista greco antico, che ha utilizzato e teorizzato per primo schemi planimetrici regolari nella pianificazione delle città.